Lotta Europea

Lotta Europea

martedì 22 marzo 2011

Europa dei popoli, nazione libera

Lotta Europea / / 0
Si è da poco festeggiato il 150° anniversario dell’unità d’Italia, evento che, dato in pasto al popolino, si è portato dietro con sé il solito strascico di retorica martellante, di sentimentalismi e di pomposo patriottismo, degno di ogni festa nazionale nostrana che si rispetti.
Ma non solo.
L’occasione ha reso possibile portare in risalto un problema ancora senza soluzione, congenito alla nascita dello stato italiano ma comune a molte nazioni europee. Quello delle identità.
Abitualmente si tende a non mettere in discussione l’effettiva coerenza tra l'identità nazionale e l’identità del popolo stesso che risiede in una determinata nazione, come se fosse scontato che l’una sia diretta conseguenza dell’altra.
Proviamo, invece, a farlo.
Pensiamo, per un attimo, che nel processo di individualismo collettivo e di razionalizzazione delle identità, che ha portato alla creazione delle nazioni in senso moderno, qualcosa non è andato secondo logica. Proviamo, per un attimo, a pensare che nella logica del pesce-grande-mangia-pesce-piccolo, il “mangiare” significò imporre oltre che un dominio politico, di potere, anche uno di identità, culturale.
Pesci piccoli che ora, quasi miracolosamente, continuano a sopravvivere raschiando il fondo dello stagno dove sono stati confinati e non smettono di chiedere di essere riconosciuti per quello che sono. Rispondono ad una semplice logica, naturale: radici profonde non gelano. E le loro radici, spesso più antiche delle nazioni a cui questi popoli appartengono, sono i loro costumi, la loro lingua, i loro usi, la loro cucina: la loro identità.
Queste radici non gelano neanche di fronte alla società dei consumi, alla globalizzazione e all’appiattimento culturale imposti da nazioni all'apice della decadenza, animate da identità fittizie, create ad arte. Queste radici non gelano perché, mentre le nazioni europee cercano febbrilmente il modo migliore per servire il nuovo ordine mondiale, Irlandesi, Baschi, Fiamminghi, Corsi, Tirolesi e decine di altri popoli, si battono per essere liberi di essere ciò che sono: popoli d’Europa.
La tutela delle identità e delle autonomie e il riconoscimento di ciò che esiste: sarà questa la battaglia del futuro per una grande nazione europea che faccia da madre a centinaia di popoli liberi, riuniti in lei dallo stesso ordine politico che colora la sua bandiera (nero-bianco-rosso), sul piano identitario universale, ma allo stesso tempo tutelati nelle loro differenze, sul piano delle identità particolari. Non quindi un “etnonazionalismo utile”, di retaggio wilsoniano, diretto a mantenere il divide et impera dell’occupante e a riproporre in piccola scala il nazionalismo, utile appunto a frantumare dall’interno gli stati pericolosi per l’ordine americano. Ma una Europa, compatta e indipendente, che abbia il coraggio di affrancarsi dalle logiche dell’invasore e recuperi quel grande insegnamento di armonia politica che la storia gli ha consegnato: il particolare nell’universale.
Fu la grandezza di Roma, sarà la forza della nuova Europa!

Lotta Europea


Lotta Europea, il giornale di resistenza al nuovo ordine mondiale. Geopolitica, economia, giustizia sociale, storia e tradizione. Aggiornamenti settimanali.

0 commenti:

© 2014 Lotta Europea | Distributed By My Blogger Themes | Designed By Bloggertheme9